sábado, 21 de febrero de 2009

EL SOL EN LA LLUVIA





Voy a dejar algunas canciones de Alice, una compositora italiana, una voz ajustada a las leyes celestes.
Primero canta una canción escrita por Battiato y el filósofo Manlio Sgalambro. Después un poema de Pasolini musicalizado por Di Martino. La versión en español del poema proviene de la fina caja de resonancia de Delfina Muschietti.
Segundo, otra canción de Battiato, del primer repertorio de Alice, Prospettiva Nevski.
Y después, ya sin traducción, algunas otras canciones.
Alice es una mujer finísima, sutil, inteligente y, sobre todo, mística. Alguien le podría recriminar que haga música pop. Pero después de un rato de escucharla uno se da cuenta de que su lucidez la llevó, como a Battiato, a producir desde un hiato que se ubica ahí en el pop, pero ella canta desde el silencio.





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-->È stato molto bello (Battiato-Sgalambro)


I colli dei cigni
splendono alla luce
e mille barbagli
trafiggono le palpebre
il fuoco che bruciò Roma è solo sprazzo.
Così mi incendi.
Con bugie di suoni mi possiedi.

E' stato molto bello
finisce la tarda estate.
E' stato molto bello
si prolungano le ombre oltre la sera.
Non domandarmi dove porta la strada
seguila e cammina soltanto.
Io non invecchio
niente più m'imprigiona.

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Fue muy bello
Los cuellos de los cisnes
resplandecen a la luz
y mil deslumbramientos
traspasan los párpados,
el fuego que quemó Roma es sólo un relámpago.
Así me enciendes.
Con falsos sonidos me posees.
Fue muy bello,
termina el tardío verano.
Fue muy bello,
se prolongan las sombras más allá de la noche.
No me preguntes dónde lleva el camino,
síguelo y camina solamente.
Yo no envejezco,
ya nada me aprisiona.

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Al Principe (Pasolini-Di Martino)

Se torna il sole,
se discende la sera,
se la notte ha un sapore di notti future.

Se un pomeriggio di pioggia sembra tornare
da tempi troppo amati mai avuti del tutto
io non sono più felice
né di goderne né di soffrirne
perché non sento più davanti a me tutta la vita.

Per essere poeti
bisogna avere molto tempo
ore e ore di solitudine
sono il solo modo perché si formi qualcosa che
è forza, abbandono, vizio e libertà
per dare stile al caos.

Io di tempo ormai ne ho poco
per colpa della morte
e un po' anche di questo mondo
così umano che ai poveri toglie il pane
ai poeti, la pace.

Per essere poeti
bisogna avere molto tempo
ore e ore di solitudine
sono il solo modo perché si formi qualcosa che
è forza, abbandono, vizio e libertà
per dare stile al caos.

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Al príncipe
Si regresa el sol, si cae la tarde,
si la noche tiene un sabor de noches futuras,
si una siesta de lluvia parece regresar
de tiempos demasiado amados y jamás poseídos del todo,
ya no encuentro felicidad ni en gozar ni en sufrir por ello:
ya no siento delante de mí toda la vida…
Para ser poetas, hay que tener mucho tiempo:
horas y horas de soledad son el único modo
para que se forme algo, que es fuerza, abandono,
vicio, libertad, para dar estilo al caos.
Yo, ahora, tengo poco tiempo: por culpa de la muerte
que se viene encima, en el ocaso de la juventud.
Pero por culpa también de este nuestro mundo humano
que quita el pan a los pobres, y a los poetas la paz.






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Prospettiva Nevski

Un vento a trenta gradi sotto zero
incontrastato sulle piazze vuote e contro i campanili
a tratti come raffiche di mitra
disintegrava i cumuli di neve.
E intorno i fuochi delle guardie rosse
accesi per scacciare i lupi
e vecchie coi rosari.
Seduti sui gradini di una chiesa
aspettavamo che finisse messa e uscissero le donne
poi guardavamo con le facce assenti
la grazia innaturale di Nijinsky.
E poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
e dei balletti russi.

L'inverno con la mia generazione
le donne curve sui telai vicine alle finestre
un giorno sulla prospettiva Nevski
per caso vi incontrai Igor Stravinsky
e gli orinali messi sotto i letti per la notte
e un film di Ejzenstejn sulla rivoluzione.
E studiavamo chiusi in una stanza
la luce fioca di candele e lampade a petrolio
e quando si trattava di parlare
aspettavamo sempre con piacere
e il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare
l'alba dentro l'imbrunire.

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Perspectiva Nevski

Un viento a treinta grados bajo cero
incontrastable sobre la plaza vacía y contra los campanarios
a trechos como ráfagas de ametralladora
desintegraba cúmulos de nieve.
Y en torno los fuegos de las guardias rojas
encendidos para ahuyentar a los lobos
y viejas con rosarios.
Sentados en las escalinatas de una iglesia
esperábamos que terminara misa y salieran las mujeres
luego mirábamos con expresión ausente
la gracia innata de Nijinsky.
Y luego de él se enamoró perdidamente su empresario
y de las danzas rusas.
El invierno con mi generación,
las mujeres encorvadas sobre los telares junto a las ventanas,
un día bajo la perspectiva Nevski
me encontré, casualmente, a Igor Stravinsky.

Y los orinales puestos bajo el lecho por la noche
y un film de Einsenstein sobre la revolución.
Y estudiábamos encerrados en una habitación,
la luz débil de velas y lámparas a petróleo
y cuando se trataba de conversar
esperábamos siempre con placer.
Y mi maestro me enseño qué difícil es encontrar
el alba dentro del ocaso.



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Acá está con Skye, cantante de Morcheeba, con una canción firmada por Juri Camisasca (de quien viene en seguida un post), el gran Peter Hammill, Alice y Francesco Messina, que supo tocar con Battiato en los ochentas y es el arreglador y acompañante musical de Alice desde hace tiempo. El segundo video es del mismo tema pero de Battiato y Alice juntos, en un programa de televisión.
Estos detalles técnicos importan poco cuando escuchamos la canción, por sí misma tan luminosa y tan sugerente, invitándonos a vivir la vida de frente, sin velos. Si yo fuera embajador haría que Alice y Battiato se conocieran con Spinetta. En una conversación musical Alice diría open your eyes this is the world, a lo que el flaco respondería desnuda tu velo al fin. Y podrían seguir así durante horas hasta acordar permanecer en silencio y dedicarse sólo a mirar el cielo.


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Open your eyes (Camisasca-Hammill-Alice-Messina)

Open your eyes, this is the world.

Quando passa l'ombra di un rancore anche gli occhi cambiano il colore
are you on your way to be free?
Penso della mia generazione forse non rimane traccia alcuna
all of life is self-discovery.
Anche la crisalide s'immola si trasforma e a un tratto vola
nell'incanto in metamorfosi.
Are you on your way to be free?
Sono come rondini i pensieri ed a volte danno dispiaceri
se li guardi sono immagini.
All of life is self-discovery
Quando l'amore prende il largo no non è difficile ascoltarlo
e alla tristezza non pensarci mai.

Open your eyes, this is the world.
Quando l'amore prende il largo no non è difficile ascoltarlo.
Open your heart, accept the world.

Quando passa l'ombra di un dolore anche gli occhi cambiano il colore
are you on your way to be free?
Sono come rondini i pensieri ed a volte danno dispiaceri.
All of life is self-discovery
Sarà che il vento
del passato certe volte scuote la memoria
e ti fa vedere cieli limpidi.
Quando l'amore passa accanto c'è della dolcezza anche nel pianto
e niente sembra irrangiungibile.

Open your eyes, this is the world.
Quando l'amore prende il largo no non è difficile ascoltarlo.
Open your heart, accept the world.
Quando l'amore passa accanto c'è della dolcezza anche nel pianto.
Don't be afraid, less will be more.

Open your eyes, this is the world.
Quando l'amore prende il largo no non è difficile ascoltarlo.
Open your heart, accept the world.
Quando l'amore prende il largo no non è difficile ascoltarlo.
Open your eyes, this is the world...




Lo siguiente es una canción de Battiato de los ochentas, cantada junto con Morgan, cantante de Bluevertigo. Canción egocéntrica. Acá me parece maravilloso cómo Alice se quita la seriedad como si se quitara los zapatos y se divierte descalza.





Querría dejar veinte canciones más, pero van sólo dos, Il sole nella pioggia y Nomadi, ambas canciones del monje Juri Camisasca, ambas de los últimos años ochentas. Ambas como un murmullo que viene de muy lejos, a través del tiempo.




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Il sole nella pioggia [Camisasca]

Nelle leggende dei popoli che vivono oltre gli oceani
gli amplessi con la terra per vincerne la sterilità
e rinnovano i cicli della vita alla luce dei falò
ma sedendo quietamente l’autunno viene da sé.

Le litanie delle donne dei villaggi dell’Indonesia
davanti ai simboli di pietra invocano la fertilità
ma intanto l’universo geme nelle doglie del parto
quelli che sanno le cose non parlano.

E vedi il sole nella pioggia... e il sole nella pioggia

Nelle valli dove le acque scorrono in silenzio
le iniziative personali, i rituali, non servono.
Il mondo è un ombra che cammina nel fiume del Tao
e la luna alla finestra il ladro non la porta via.

E vedi il sole nella pioggia... e il sole nella pioggia (il sole nella pioggia)





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Nomadi [Camisasca]


Nomadi che cercano gli angoli della tranquillità
nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà
tra i chiariscuri e la monotonia dei giorni che passano.
Camminatore che vai cercando la pace al crepuscolo
la troverai
la troverai alla fine della strada.

Lungo il transito dell’apparente dualità
la pioggia di settembre risveglia i vuoti della mia stanza
ed i lamenti della solitudine si prolungano.
Come uno straniero non sento legami di sentimento
e me ne andrò
dalla città nell’attesa del risveglio.

I viandanti vanno in cerca di ospitalità
nei villaggi assolati e nei bassifondi dell’immensità
e si addormentano sopra i guanciali della terra.
Forestiero che cerchi la dimensione insondabile
la troverai
fuori città alla fine della strada.
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Nómadas

Nómadas que buscan los ángulos de la tranquilidad,
en las nieblas del norte, en los tumultos civilizados,
entre los claros oscuros y la monotonía de los días que pasan.
Caminante que vas buscando la paz en el crepúsculo
la encontrarás,
la encontrarás
al final de tu camino.

Largo el tránsito de la aparente dualidad,
la lluvia de Septiembre
despierta el vacío de mi cuarto
y los lamentos de la soledad aún se prolongan.
Como un extranjero no siento ataduras del sentimiento,
y me iré
de la ciudad,
esperando un nuevo despertar.

Los viajantes van en busca de hospitalidad,
en pueblos soleados, en los bajos fondos de la inmensidad,
y después duermen sobre las almohadas de la tierra.
Forastero que buscas la dimensión insondable,
la encontrarás
fuera de la ciudad,
al final de tu camino.